Premio Acerbi

Premiazione 2024




Sabato 7 dicembre

Comune di Castel Goffredo

alle ore 17:30






Cari lettori e amici del Premio Acerbi, 

siamo giunti alla fine del percorso letterario di quest’anno dedicato come sapete alla letteratura dell’Albania.




Anilda Ibrahimi , vincitrice del premio Acerbi 2024 con il romanzo “Volevo essere madame Bovary”




Anilda Ibrahimi è nata a Valona nel 1972. Ha studiato letteratura a Tirana. Nel 1994 ha lasciato l’Albania, trasferendosi prima in Svizzera e poi, dal 1997, in Italia. Il suo primo romanzo Rosso come una sposa è uscito presso Einaudi nel 2008 e ha vinto i premi Edoardo Kihlgren – Città di Milano, Corrado Alvaro, Città di Penne, Giuseppe Antonio Arena. 

Per Einaudi ha pubblicato anche il suo secondo romanzo L’amore e gli stracci del tempo.

Nel 2012 ha pubblicato, sempre per Einaudi, Non c’è dolcezza e, nel 2017, Il tuo nome è una promessa (vincitore del Premio Rapallo).

Nel 2022 pubblica per Einaudi il suo nuovo romanzo Volevo essere Madame Bovary.







Il libro

Hera (la protagonista del romanzo) è nata in un Paese del socialismo reale dove la donna lavora almeno quanto l’uomo e la bellezza è una colpa, soprattutto per una ragazza ambiziosa come lei. Da piccola divorava i romanzi di Tolstoj e Balzac, in cui le eroine sono tutte fedifraghe e di solito fanno una brutta fine, ma anche tanti libri di propaganda secondo cui l’ideale femminile è sposarsi e lavorare in campagna. Hera è cresciuta cosí, in bilico tra il desiderio di diventare qualcuno e la consapevolezza di dover rigare dritto, tra la voglia di vestirsi alla moda sfidando le censure del regime e i rimproveri di nonna Asmà. Poi, un giorno, è partita per Roma. In Italia all’inizio ha sofferto, si è sentita smarrita. Insieme a Stefano però ha trovato il suo centro: è diventata un’artista, ha dei figli che ama, non ha piú avuto paura di sembrare troppo. E allora cosa ci fa a Tirana con Skerd, uno con cui non ha nulla da condividere se non il corpo? E perché insieme a lui sente pulsare cosí forte l’eco della lingua madre? Hera non è piú quella ragazzina che cercava il grande amore nel dramma e negli uomini autoritari, ma ogni cosa intorno a lei sembra volerla ricacciare di nuovo nel passato da cui è fuggita. Con la sua voce essenziale e un umorismo piú tagliente che mai, Anilda Ibrahimi ha scritto un romanzo sulle insidie dell’appartenenza e della memoria, sui modelli femminili da incarnare e ribaltare, sull’importanza di rimanere fedeli a ciò che siamo diventati quando il tempo insiste per riportarci indietro.






Un romanzo di grande attualità, che indaga il patriarcato e la volontà di emancipazione della donna: 

Da un’intervista si legge: 

«Si passò dal patriarcato tradizionale a quello socialista. Voglio essere chiara: con l’arrivo del socialismo l’emancipazione femminile avvenne e l’arretratezza nei rapporti uomo-donna ereditata dal lungo periodo ottomano venne superata e fu un bene per le generazioni di mia nonna e di mia madre. La donna, però, oltre a poter uscire per lavorare doveva anche prendersi cura della casa, come prevedeva Rosa Luxemburg. Le donne erano libere – pensavo da piccola – ma da chi erano state liberate? Una condizione che accomuna un po’ tutte le donne del bacino mediterraneo».

Ma la sua protagonista parla anche di una perdita dell’identità femminile. Di foto con i capelli a spazzola…

«Ciò che la disturbava da bambina era l’uguaglianza fisica. L’uomo nuovo sovietico non prevedeva una donna nuova ma cancellava la femminilità. In una dittatura, la donna distrae le masse dal profitto e il modello della donna perfetta era quello della compagna di uomo socialista che insieme a lui contribuisce al sogno di una società socialista».

Con una ingerenza notevole anche nei rapporti di coppia?

«Il comunismo aveva fatto un regalo agli uomini: le smancerie erano considerate sintomi di una società degenerata».








La cerimonia di premiazione avrà inizio alle ore 17:30. 
in allegato la locandina dell’evento. 

In seguito, per chi vorrà partecipare, cena di gala con la vincitrice al Ristorante Villa Europa (a pagamento euro 40 a testa)

E’ necessario prenotare – scrivendo a questa mail [info@premioacerbi.com] oppure al tel. 348 358 2423 – Venite con noi – sarà una serata piacevole e certamente interessante

Un cordiale saluto. 
Annibale Vareschi